Un’amica di Mar ha trascritto oggi, sulla pagina Thaatt di Facebook, un bellissimo passo tratto dal libro “Di tutte le ricchezze” di Stefano Benni:
Impara ad amare ciò che desideri
Ma anche ciò che gli assomiglia
Sii esigente e sii paziente
E’ Natale ogni mattino che vivi
Scarta con cura il pacco dei giorni
Ringrazia, ricambia, sorridi.
In particolare mi ha emozionato la frase: “Scarta con cura il pacco dei giorni”
E’ facile svegliarsi la mattina e dare già per scontati gli avvenimenti della giornata e, così facendo, è molto probabile che la giornata andrà esattamente nel modo che abbiamo preventivato.
La maggior parte delle volte ci immaginiamo di lavorare fino a mezzogiorno, poi di pranzare con dei colleghi, ritornare in ufficio fino alle cinque e mezza/sei, uscire, fare un pò di spesa, arrivare a casa, mettere un pò in ordine, preparare cena, mangiare e raccontarsi la giornata con il proprio partner e/o i figli, sparecchiare, lavare i piatti, guardare un film o, più raramente, leggere un libro e poi andare a dormire non troppo tardi per recuperare le forze per la nuova giornata che inizierà domani.
“Scarta con cura il pacco dei giorni”
Dovremmo farlo ma sovente, troppo sovente, non ci accorgiamo nemmeno di aver ricevuto un regalo. E invece lo abbiamo ricevuto ! Ed è un dono meraviglioso: abbiamo ricevuto altro tempo da spendere e la possibilità di riempirlo con quello che più ci piace. Il fatto che, il più delle volte, non lo facciamo non significa che non potremmo farlo.
Abbiamo la possibilità di fare, della nostra vita, quello che vogliamo … davvero … e possiamo farlo sempre … a patto di avere ancora del tempo da spendere.
Esiste una massima che dice: “Vivi come se non ci fosse un domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.”
Come per molte frasi che ci emozionano, abbiamo la tendenza a leggerle, sorridere, e poi cercarne altre. Raramente ci concediamo del tempo per viverle.
“Vivi come se non ci fosse un domani”
Che cosa fareste se vi dicessero che domani non ci sarete più, almeno in questa realtà ? In un giorno non si possono fare molti viaggi o concedersi molti “sfizi”, però si può fare molto di più:
- Possiamo sorridere e dire “Ti voglio bene” alle persone intorno a noi
- Possiamo contare i passi che facciamo in una giornata e meravigliarci di quanti siano.
- Possiamo parlare alla donna che sale con noi sull’autobus la mattina e alla quale, per timidezza, non abbiamo mai rivolto la parola
- Possiamo guardare il cielo e scoprire che le sue tonalità di blu variano tante volte in una singola giornata e ognuna di loro ci regala un’emozione diversa.
- Possiamo respirare consapevoli di avere bisogno di quell’aria e magari accorgerci che, se smettiamo di farlo, la nostra macchina biologica si ferma … per sempre.
Ci sono infinite emozioni che possiamo provare in – una – singola – giornata !
Infinite !
“Impara come se dovessi vivere per sempre”
Che cosa vorreste imparare se poteste vivere per sempre ? Davvero … se vi assicurassero che non morirete ne vi ammalerete, che sarete sempre in perfetta salute, che cosa vorreste imparare ? Come vorreste trascorrere il vostro tempo ?
Le parole “per sempre” evocano il concetto di immensità e l’immensità spaventa … forse perchè, quando proviamo a immaginarla, ci appare vuota e i vuoti fanno paura. Nel vuoto siamo “soli”, nel vuoto non ci sono distrazioni, non c’è nulla da fare tranne stare con se stessi.
- I bambini stanno benissimo con se stessi.
- Gli adolescenti, invece, salvo rari casi, sono allergici a tutto ciò “che va piano”, a tutto ciò “che è vecchio”, a tutto ciò “che non è al passo con i tempi”. Tra le tante spiegazioni possibili a questa “allergia”, una potrebbe essere che sono allergici, in generale, a tutto quello che li può ricondurre a quando erano dei bambini … a quando, ancora, si ricordavano chi erano e non si erano persi nel seguire dei modelli effimeri.
- E infine i vecchi (o, come dice Mar, “Le persone più vicine alla loro prossima reincarnazione” ) che sono maturati bene, che hanno vissuto la vita pienamente ma senza correre, che non si sono fatti distrarre dai tanti miti, che hanno accettato i loro cambiamenti fisici, che hanno saputo amare ed essere comprensivi, riescono nuovamente a ricordare chi sono e ritornano ad avere qualcosa in comune con i bambini … il sorriso.
Mia nonna non ha fatto nulla di “eclatante” nella sua vita: non è diventata famosa, non è diventata ricca, non ha avuto un lavoro “prestigioso” … è riuscita a fare molto di più:
- mi ha insegnato ad ascoltare
- mi ha dimostrato come sia possibile vivere senza giudicare
- mi ha dimostrato quanto sia importante esplicitare quello che ci si sente dentro anche se ciò può farci passare per degli egoisti
- mi ha amato incondizionatamente senza farmi mai pesare le mie scelte “sbagliate” e senza mai lodare troppo le mie scelte “giuste” e, così facendo, mi ha indicato, senza mai dirmelo esplicitamente, quale sia la materia di studio più importante in questa vita.
Grazie a lei so cosa voglio imparare … anche se dovessi vivere per sempre
Tanti auguri a tutti voi e … buoni regali del mattino !
Rob.
Stare con se stessi fa paura solo se si ha un cattivo rapporto con se stessi, cioè ci giudichiamo sempre, pretendiamo troppo, ci sottoponiamo a degli stress che non siamo ingrado di reggere, essendo figlia unica io mi sono sempre trovata bene con me stessa. Lo stare da soli favorisce la capacità di ascolto, di osservazione, anche l’immaginazione. Lo stare in compagnia insegna altre cose. Non è bello giudicare una persona che sta da sola, o un’altra perchè ha bisogno di compagnia… ogni momento, in base a come ci sentiamo, ci porta alla riflessione individuale o alla relazione con gli altri.
Penso che il fatto che gli adolescenti siano allergici al passato sia dovuto, a volte, da una mancanza di personalità, cioè si va dove porta la corrente, senza avere il coraggio di dire: “mi piace questo anche se non è alla moda, o all’ultimo grido, o di questi tempi”. Questa negazione di ciò che è lento e antiquato dipende anche dalle amicizie. Se una persona ha degli amici che non giudicano le scelte che si fanno (cioè sono dei veri amici!) ci sarà la libertà di esprimersi, rispettando ognuno i gusti dell’altro.
“… libertà di esprimersi, rispettando ognuno i gusti dell’altro.” … hai anticipato, in parte, l’argomento di un prossimo articolo Thaatt: “I vasi comunicanti” … telepatia ?
telepatia???? certo! tanto siamo tutti connessi!
penso che il massimo della soddisfazione si può raggiungere se alla domanda: “Che cosa fareste se vi dicessero che domani non ci sarete più?” si risponde: vorrei passarlo esattamente come oggi, ieri e l’altro ieri, insomma…. sto già vivendo la realtà dei miei sogni!
Nel libro “L’Amore è la sorgente delle lacrime …”, di cui ho parlato alla conferenza di Pinerolo, c’è una poesia che si intitola “Il regalo del mattino”. La tua ultima frase direi che è molto pertinente
“Ieri mi svegliavo
e cercavo di aggrapparmi a un brandello di sogno
per potermi sentire, ancora per un attimo,
più leggero.
Oggi mi sveglio e sorrido.
Sono leggero.
Continuo a vivere in un sogno.”